Non avrei mai pensato di dover provare a scrivere un articolo su un argomento del genere, di importanza mondiale, il coronavirus (Covid-19).
E’ da settimane che si parla solo ed esclusivamente di questo (com’è giusto che sia, visto che il nostro Presidente del Governo lo ha definito come la più grande emergenza dal dopoguerra in poi): ogni giorno vengono trovati nuovi positivi, spesso anche asintomatici, ma comunque portatori.
Fortunatamente molte persone sono riuscite ad uscire da questo “tunnel” e sono riuscite a guarire e, raccontando la loro esperienza, ci dicono come sia fondamentale non arrendersi mai.
In questo periodo di pandemia per il coronavirus, il Governo ha imposto la quarantena su tutto il territorio italiano fino al 14 aprile. Ci sono persone, però, che ogni giorno rischiano e stanno rischiando la vita per provare a contrastare questo terribile nemico che sta sconvolgendo il mondo intero. Quelle persone sono medici, infermieri, operatori sanitari.
Essi trascorrono ore ed ore, giorno e notte in ospedale, dove il flusso di pazienti in attesa di cure non finisce più. Ma essi non mollano, perché la loro è una missione. Anche Papa Francesco (ma non solo, infatti sono molti i VIP che hanno mostrato la loro vicinanza ai medici) ha rimarcato lo straordinario lavoro che essi compiono ogni giorno.

Venendo a noi ragazzi, questa che si è venuta a creare è una situazione molto strana per vari motivi. Da quando siamo rinchiusi dentro casa ho perso il conto dei giorni ma anche la percezione del tempo.
La quarantena sta diventando difficile, le cose da fare sono sempre le stesse, le giornate sono ripetitive. Forse però si può trovare un piccolo lato positivo da questa storia: il piacere di stare in famiglia, con i nostri genitori, fratelli e sorelle. Erano anni che non si viveva una situazione paradossale simile: strade vuote, negozi chiusi, ragazzi purtroppo costretti a stare rinchiusi dentro casa quando vorrebbero giustamente uscire a divertirsi. Ma è giusto così.
E’ difficile anche per i ragazzi che amano fare sport dover rinunciare alla propria passione. Ma in questo momento storico così difficile dobbiamo rimanere uniti, perché una volta passato tutto questo torneremo a fare ciò che ci piace di più.